Siti di immersione
- Nave dei Cavoli
Il sito di immersione “Nave dei Cavoli” si trova nella zona dei Variglioni dei Cavoli. Il nome deriva dal profilo di un rilievo che assomiglia alla prua di una nave, risultato dell’erosione in ambiente aereo sul granito. Il sito offre un paesaggio molto vario di grandi massi e di blocchi di frana, con numerosi percorsi possibili sia in bassa profondità che fino a raggiungere i 40 metri.
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- Percorribilità: Sub
- Mappa
- Buttiglione
Il sito, di alto interesse paesaggistico, è caratterizzato dalla presenza di frammenti di anfore.
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- Percorribilità: Sub
- Brevetto richiesto: 2′ livello
- Profondità massima: – 20 m
- Mappa
- Le ancore secca dei Berni
Il sito è caratterizzato, più che dalle qualità naturalistiche, dalla presenza di cocci di anfore e due ancore che danno valore all’immersione.
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- Percorribilità: Sub
- Brevetto richiesto: 1′ livello
- Profondità massima: – 16 m
- Mappa
- Madonna del Naufrago
L’immersione in questo punto è di interesse mediobasso per presenza ittica e flora marina, ma la statua di trachite rosa rende particolarmente suggestivo il paesaggio circostante.
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- Percorribilità: Sub
- Brevetto richiesto: ininfluente
- Mappa
- Parete delle Gorgonie
Il sito si presta ad una grande scelta dì percorsi, fino ad arrivare al masso su cui sono presenti le gorgonie, che segna la massima profondità della parete.
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- Percorribilità: Sub
- Interesse: Fauna marina
- Brevetto richiesto: 2′ livello
- Profondità massima: – 39 m
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- Relitto Egle
L’Egle era un piroscafo da carico lungo oltre 70 m costruito nel 1893 e iscritto al Compartimento Marittimo di Genova. Durante il secondo conflitto mondiale fu requisito dalla Regia Marina e adibito al trasporto di rifornimenti. Fu affondato con tre siluri il 29 marzo del 1943 dal sommergibile olandese Dolfijn mentre, a circa un miglio da Capo Carbonara, era in navigazione da Cagliari verso La Maddalena, scortato da un dragamine. Il relitto, molto collassato, è posato in assetto di navigazione su un fondo detritico a circa 35 m di profondità. Tutto l’ambiente circostante e in larga parte anche le lamiere sono ricoperti dalla fitta trama della caulerpa a grappoli (Caulerpa racemosa), un’alga verde penetrata in Mediterraneo dal Mar Rosso che si sta diffondendo con un’impressionante velocità. Le lamiere sono ricoperte anche dalle normali alghe fotofile nostrane, con esemplari di Codium bursa dalla caratteristica forma a palla. Nelle zone meno illuminate spiccano i colori delle spugne e si trovano rade colonie di gorgonia gialla (Eunicella cavolinii).Sul fondo a ridosso della poppa dello scafo si trovano alcuni esemplari di nacchera (Pinna nobilis). Sul relitto si incontrano pesci stanziali come gli scorfani, ma spesso anche pesci di passo come le ricciole.
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- Tipologia: Sub
- Brevetto: 2′ livello
- Mappa
- Punta Karalis
L’immersione risulta interessante per l’alto valore paesaggistico e per la presenza di paramuricee.
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- Percorribilità: Sub
- Interesse: Fauna marina
- Brevetto richiesto: 2′ livello
- Profondità massima: – 20 m
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- Punta la Guardia
Il sito, pur essendo adatto anche ad i principianti, permette l’osservazione di paesaggi, giochi di luce e colori tra i più belli della zona.
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- Percorribilità: Sub
- Brevetto richiesto: 1′ livello
- Profondità massima: – 25 m
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- Secca di Santa Caterina
Una meda in ferro segnala l’ampio rilievo granitico che forma la secca. Si tratta di un insieme articolato di contrafforti di granito che da una profondità minima di circa 12 m degradano fin oltre 30 m. Bastioni fessurati e ricchi di tafoni (grandi cavità naturali scavate nella roccia) si alternano a frane di grandi blocchi arrotondati offrendo una notevole varietà di percorsi durante i quali è possibile inoltre osservare due ancore di età moderna e un ceppo in piombo di epoca romana. La secca è caratterizzata dal poderoso scenario di granito sul quale si avvicendano fitti sciami di castagnole, zerri e mennole. La presenza dei pesci piccoli attrae le incursioni di predatori come le ricciole, le palamite, i dentici che costringono le prede a guizzi e assembramenti.Lo spettacolo è ingigantito dalla limpidezza dell’acqua e dal colore delle zone in ombra dei massi, dove fitti tappeti di margherite di mare si alternano a spugne colorate. Tra le frane si spostano saraghi e grandi orate, mentre curiose fanno capolino le cernie: la più comune è la bruna, ma ad un’osservazione attenta si distinguono anche la cernia dorata (o dotto) e la cernia rossa (Mycteroperca rubra). Vi sono esemplari di grandi dimensioni che si lasciano avvicinare con relativa facilità.
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- Tipologia: Sub
- Brevetto: 2′ livello
- Profondità massima: – 30 m
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- Secca delle Ancore
Il sito, di alto interesse paesaggistico, è caratterizzato dalla presenza di frammenti di anfore.
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- Tipologia: Sub
- Brevetto: 3′ livello
- Mappa
- Scoglio del congresso
Questo sito, di interesse medioalto per paesaggio e presenza ittica, è adatto anche a principianti.
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- Tipologia: Sub
- Brevetto: 1′ livello
- Profondità massima: – 28 m
- Mappa
- Variglioni dei Cavoli
A sud est dell’Isola dei Cavoli sono distribuiti numerosi scogli granitici che proseguono con profili tormentati sott’acqua.Di qui si dipartono numerosi percorsi tra la superficie e il fondo che degrada rapidamenteanche oltre 40 m. I grandi massi accatastati formano cavità, profonde fessure con continui cambiamenti di quota con blocchi svettanti ricchi di tafoni e altre forme erosive. L’immersione in genere si svolge attorno alla quota di 25 m.
Fin dai primi metri di profondità la complessità del paesaggio è arricchita dal passaggio di sciami di cefali, di salpe e di barracuda che scivolano veloci tra i grandi blocchi. Appena si incontra una zona in ombra ecco esplodere i colori sgargianti delle spugne e delle margherite di mare. Ad aggiungere colore concorrono anche le eunicelle e le paramuricee. Dovunque si incontrano le lunghe braccia delle stelle serpente (Ophidiaster ophidianus): appaiono nere fin quando la luce non consente di osservare il rosso che le caratterizza. Tra i blocchi nuotano lente le grosse cernie che a volte trovano rifugio nelle ampie cavità lasciandosi osservare a lungo. Qui è più facile incontrare le corvine, meno propense a nuotare in acque libere, dove invece sono a loro agio i dentici che pattugliano il fondo in cerca di prede.
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- Tipologia: Sub
- Brevetto: 1′ livello
- Profondità massima: – 30 m
- Mappa
- Secca dei Dotti
La secca è una porzione di un lungo susseguirsi di rilevi granitici che continua verso sud ovest con la Secca di Mezzo e con la Secca di Libeccio. Il fondo supera di poco i 30 m, mentre le rocce si elevano fino a 24-26 m. Dal fondo detritico prima massi sparsi, poi formazioni più compatte si articolano in numerosi rilievi caratterizzati da spaccature, tafoni, forme erosive e passaggi tra i blocchi accatastati, consentendo numerosi percorsi.
L’elemento che caratterizza l’ambiente della secca è la corrente che, incontrando sul fondo piano il rilievo, accelera, si insinua nelle fessure e negli avvallamenti tra i massi creando un ambiente particolarmente adatto per le gorgonie. Sul fondo detritico crescono con ampi ventagli le eunicelle bianche che alternano una forma a candelabro con altre più articolate, sui massi crescono rigogliose le eunicelle gialle e le paramuricee che in alcuni canali sono così fitte da ostruirli. Tutte le zone in ombra sono coperte da ininterrotti tappeti di margherite di mare, inframezzati dalle protuberanze a forma di tubo della spugna Haliclona mediterranea. Intorno si incontrano dotti, cernie brune, saraghi, dentici, ricciole in un ambiente molto luminoso nonostante la profondità.
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- Tipologia: Sub
- Brevetto: 2′ livello
- Mappa
- Punta nord di Serpentara
Serpentara occupa la porzione nord orientale dell’AMP e i Variglioni sono all’interno della Zona A. Qui è consentita l’immersione con i centri autorizzati lungo il crinale che degrada dallo scoglio caratterizzato da grandi massi ad andamento verticale che formano un paesaggio di guglie e strapiombi circondato da frane di grossi blocchi. Il fondo degrada rapidamente oltre 30 m e l’immersione si svolge a cavallo dei 25.
Il pendio e i blocchi sono coperti da alghe fotofile con una fitta presenza di Caulerpa racemosa. Col crescere della profondità divengono sempre più frequenti le eunicelle bianche (Eunicella singularis) e gialle (Eunicella cavolinii) che muovono il paesaggio con le loro ramificazioni. Le zone in ombra sono coperte da spugne arancione, spugne gialle e margherite di mare. È molto diffusa le stella serpente, specie protetta.
Fin dai primi metri di profondità si incontrano sciami numerosi di barracuda che scivolano tra le pietre e nei canali tra le guglie. Dal blu arrivano le incursioni di dentici e palamite in caccia di prede. Negli anfratti si nascondono gruppi di corvine dal nuoto elegante. Cernie curiose fanno capolino tra i massi.
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- Tipologia: Sub
- Brevetto: 1′ livello
- Mappa
- Variglioni di Serpentara
I percorsi nel sito permettono l’osservazione di numerose specie ittiche, con prevalenza di muggini, orate, corvine e cemie, in uno scenario ricco di colori e cunicoli che favoriscono i giochi di luce.
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- Tipologia: Sub
- Brevetto: 2′ livello
- Mappa
- Scoglio di Santo Stefano
L’immersione intorno al gruppo di scogli che caratterizzano il sito è adatta anche ai principianti, ed è caratterizzata da una massiccia e variegata presenza di specie ittiche.
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- Percorribilità: Sub
- Brevetto richiesto: 1′ livello
- Mappa
- Scoglio Proci
Il sito, di medio interesse naturalistico, permette un unico percorso circolare attorno ad un masso centrale affiorante.
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- Tipologia: Sub
- Brevetto: 1′ livello
- Profondità massima: – 15 m
- Mappa
- Sa Campana - Secca dei Berni
L’immersione nel sito permette un percorso circolare attorno ai massi che circondano un fanale, lungo il quale è possibile ammirare specie stagionali come barracuda e dentici.
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- Tipologia: Sub
- Brevetto: 1′ livello
- Mappa
- Secca di Mezzo
Il sito, di alto valore paesaggistico, permette un’immersione particolarmente inpegnativa, sia per la forte corrente che per l’alto rischio in profondità. Attraverso uno dei percorsi possibili, si può osservare un’ancora di ferro e, alla massima profondità, il ceppo in piombo di un’ancora romana.
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- Tipologia: Sub
- Brevetto: 3′ livello
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- Secca di Piscadeddus
Un percorso attorno ai massi ricchi di polpi e poseidonia adatto anche ai principianti.
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- Percorribilità: Sub
- Brevetto richiesto: 1′ livello
Profondità massima: – 18 m
- Mappa
- Secca di Libeccio
L’immersione attorno ai massi della secca, permette alcuni passaggi particolarmente interessanti e l’osservazione di molteplici tipi di pesci, tra i quali spiccano cernie, murene e il granchio facchino.
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- Tipologia: Sub
- Brevetto: 2′ livello
- Profondità massima: – 30 m
- Mappa
- Secca di Capo Boi
Un percorso suggestivo adatto anche ai meno esperti. La fauna marina è ricca di saraghi, orate, corvine, cernie e dentici.
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- Tipologia: Sub
- Brevetto: 1′ livello
- Mappa
- Scogli di Piscadeddus
Una secca di circa 3,5 metri di profondità e due blocchi granitici principali che degradano verso la sabbia. È possibile ammirare numerose specie marine fra cui falso corallo, deonzelle, castagnole e menole.Centri di immersione
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- Tipologia: Sub
- Brevetto: 1′ livello
- Profondità massima: – 17 m
- Mappa
- Relitto dei Tubi
Questo sito, di interesse mediobasso per paesaggio e presenza ittica, è caratterizzato da rocce granitiche in elevazione ed è adatto anche a principianti.
- dettagli
- Percorribilità: Sub
- Brevetto richiesto: 1′ livello
Profondità massima: – 30 m
- Mappa